La partita delle risposte

La partita delle risposte

È stata una giornata piena di emozioni e di risposte quella andata in scena nella domenica cestistica del PalaSerradimigni. In primis c’è stata la vittoria fondamentale della Dinamo contro Scafati, assolutamente non scontata dopo tutte le vicissitudini delle ultime due settimane, non facile pur con un avversario in questo momento non al massimo, presa nella maniera giusta e azzannata proprio nel momento più difficile, sul 47-43 del 3° quarto, costruita con la difesa e con la “press” mangia secondi. Lì si è visto il “nuovo” gruppo che è rimasto unito, che ha lottato e che ha messo quell’energia e quell’atteggiamento che tutti vogliono vedere. C’è stata la risposta di Kaspar Treier, che dopo un brutto infortunio al gomito, si è gettato nella mischia senza paura, dimostrando che può essere veramente l’uomo in più per il proseguo della stagione. C’è stata la risposta di Bendzius, che finalmente ha potuto godere di spaziature differenti in attacco, questione molto tecnica ma chiave, perché se hai un lungo che rolla così veloce e aggredisce il ferro, di conseguenza si aprono gli spazi sul perimetro e non sono un caso le 17 triple segnate dalla Dinamo, ma soprattutto la qualità dei tiri costruiti. C’è stata la risposta di Gerald Robinson, non ancora al meglio sul parquet, in tensione e con la testa “piena” di responsabilità, ma capace di difendere con grande intensità, di mettersi al servizio della squadra, di cercare quella svolta vitale per la crescita del gruppo. La sua risposta è arrivata forte e chiara anche in sala stampa, si è presentato prima di tutti, era lì sulla porta che non vedeva l’ora di dire che è felice alla Dinamo, che non ha mai ricevuto nessun tipo di offerta e che non ha nessuna intenzione di lasciare Sassari, nonostante i rumours usciti tre giorni dopo a due ore dall’inizio della partita, ma questo è un altro discorso.

E' UN'ALTRA DINAMO

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C’è stata la risposta di Jones, giocatore di un talento pazzesco sui due lati del campo, ha tenuto Logan a 0/7 nel primo quarto, ha dimostrato di sapersi costruire tiri con una facilità da top player, se ci mette anche i rimbalzi e il contorno, diventa un giocatore determinante. C’è stata la risposta del gruppo, Bucchi ha utilizzato 11 giocatori, Kruslin è tornato a fare lo specialista difensivo, lui, lo stesso Jones e Devecchi sono stati bravissimi su Logan (ha segnato la maggior parte dei punti a match finito), mentre Stephens si è inserito facendo tutto il lavoro sporco. Difesa, rimbalzi, blocchi, creazione di spazi rollando in profondità, energia, tutte cose che non vanno nelle statistiche ma dettagli chiave per coinvolgere gli altri. Quando rientrerà Dowe, la Dinamo sarà veramente al completo e potrà essere di nuovo competitiva, esprimere il suo potenziale al massimo, ieri c’è stato un segnale, ancora poco ma chi ha visto la partita ha capito che nel bene o nel male questo è gruppo che lavora, si sbatte, difende ed è unito. Le alternative ci sono, in base alle proprie possibilità, al budget, ma ci sono, perché se escono dalla panchina Gentile, Nikolic (Dowe), Devecchi o Chessa, Treier e Diop, insomma non è propriamente una squadra corta. C’è stata la risposta del GM, venerdì in conferenza, prima di una partita, comunque spartiacque della stagione ed è stata forte e chiara, fatti, analisi, riferimenti precisi, non sassi lanciati nascondendo la mano. Ora il calendario si farà insidioso, Pesaro, Milano, Tortona, ma la sensazione è che questa Sassari se la giocherà al massimo.