La Dinamo vince e convince

La Dinamo vince e convince

La partita giusta, al momento giusto, nel modo giusto. La Dinamo si ripresenta in campionato ai propri tifosi dominando il match con Verona e convincendo dal punto di vista del gioco e della qualità dei propri interpreti.

La squadra di Ramagli mette in grande difficoltà Sassari con l’atletismo e i rimbalzi offensivi nel 1° quarto, ma il Banco tiene botta per poi alzare il muro e aprire il micidiale contropiede. Le percentuali sono alte grazie anche alla qualità dei tiri costruiti, tutti muovono la palla e si cercano, la difesa del 3° quarto permette l’allungo decisivo insieme alle giocate straripanti di Onuaku (record societario con il 10/10 da due che cancella il primato di Tony Easley), che è in grado di fare tutto, mani buone, post basso, potenza fisica a rimbalzo e nel proteggere il ferro, lui dà quella profondità e quella pericolosità in area che la Dinamo aveva solo con Bilan e che ha permesso di costruire il potenziale della scorsa stagione. Taylor Smith che è un piccolo Hines, un cubo con braccia e lungo e grande atletismo non riesce a competere.

Bucchi vuole dare dei segnali difensivi, Raspino, Gandini e Diop si immolano alla causa, anche il Banco operaio piace e molto, Gentile da guardia è tanta roba ed aumenta i rimpianti del 2° tempo della finale di Supercoppa quando si fece male, Robinson non è ancora al meglio ma quando accelera è devastante. Ma la notizia più bella della domenica biancoblu è data da Jamal Jones, che gioca un match a tutto tondo, mettendo in mostra il suo talento. Elegante, capacità sia di attaccare dal palleggio che di aprire il campo con il tiro da 3 punti, lavoro preziosissimo a rimbalzo cosa non proprio nelle sue corde in carriera. L’ex giocatore del Bahcesehir è un fattore e lo dimostra ampiamente. Piace tantissimo anche la voglia di fare di Dowe, si butta per terra, combatte, attacca, non riesce ancora ad essere quello della passata stagione, commette degli errori, ma l’atteggiamento è di chi vuole fare tutto per riuscire ad essere importante per la squadra in un ruolo delicato come cambio del playmaker o insieme a Robinson giocando con i tre piccoli.

La Dinamo concede un solo rimbalzo offensivo nei 15’ che decidono il match dopo il 55-50 e piazza un break 19-2 grazie alla difesa, corre in campo aperto, diverte e si diverte, mettendo in mostra un motore che aspetta di poter sfruttare tutti i cavalli a disposizione. Il telaio è preciso, l’identità è chiara come le gerarchie, il pilota non guarda in faccia nessuno e dà minuti e campo a chi se lo merita.

Alla fine trovi tanti protagonisti all’interno del match, Onuaku è pazzesco ma Bendzius è un killer nel 2° tempo, Kruslin fa venire il mal di testa ai pericolosi esterni di Verona, l’equilibrio è fondamentale quanto il talento, ecco perché la Dinamo che ruota tanti giocatori dimostra di essere competitiva e convince per la bontà del progetto. A Treviso domenica e mercoledì’ a Salonicco ci saranno due verifiche importanti della strada intrapresa.