The Intangible
10/03/2023Californiano con il sogno del basket legato alle gesta di Kobe Bryant, idolo assoluto dell’infanzia. Ha buttato giù le montagne per riuscire ad essere presente alla parata del titolo dei Lakers, non è caduto male frequentando il college a San Diego dove le cheerleaders lo chiamavano “Smiles”.
Non ha avuto paura di buttarsi nella carriera da pro, girando il mondo, iniziando in Giappone, l’antitesi degli Stati Uniti. È passato da Turchia, Francia, Israele, Federico Pasquini lo ha portato in Italia come crack in LegAdue per salvare Cagliari insieme a “Maradona” Keene, ora a Strasburgo. Lo ha continuato a seguire, ha fatto una grande stagione a Scafati, che ritroverà di fronte domenica, ha giocato sotto la Fossa a Bologna, ha vinto tutto in Danimarca con i Bakken Bears, ammazzando la Dinamo con due partite pazzesche in Europa. Doveva già arrivare nel Banco del Poz poi fu preso Happ, stava facendo benissimo all’Igokea dove era stato confermato in questa stagione, prima della chiamata che era impossibile rifiutare, quella di Sassari.
Non senza pressione o aspettative, quelle di sostituire un potenziale MVP del campionato come Onuaku, uno dei colpi in prospettiva migliori del mercato. Lo ha fatto mettendosi a disposizione di coach e compagni, ha messo tutto sul campo, blocchi, rimbalzi, rollate profonde e passaggi per i tiratori sul perimetro, il perfetto giocatore di squadra.
Contro Venezia è andato per la prima volta in doppia cifra, una pantera che arriva ovunque, il famoso giocatore che le tocca tutte. Non fermatevi a guardare le statistiche perché fareste lo stesso errore commesso con Kruslin, 6.4 punti e 5.7 rimbalzi di media non spiegano il peso specifico di questo giocatore sul campo, della possibilità di sposarsi perfettamente con Dowe e Robinson oltre che con il compagno di reparto Diop.
Aiuta tutti, applaude tutti, copre tutti in difesa e non si risparmia mai con il sorriso e la positività, grazie a ciò che gli ha trasmesso la madre. Ragazzo dai grandi valori umani.
Con il “capo” girava tutto storto, compresi i musi, con lui è un’altra musica, tutto gira alla perfezione, non pensiamo sia un caso, non fermarti Deshawn Stephens.