Il mucchio selvaggio

Il mucchio selvaggio

Non stiamo parlando del film americano del 1969, ma del campionato di serie A 2022-2023. Un mucchio selvaggio dove l’ultima batte la prima, dove chi è sotto di 24 punti in casa recupera e batte i vice campioni d’Italia, dove Venezia perde in casa con Trieste in grande ascesa, dove Treviso passa a Brescia e dove Trento, che sembrava in difficoltà nelle ultime partite, batte nettamente Varese. In mezzo a questo tsunami di sorprese ci si ritrova anche la Dinamo, sconfitta a Napoli dalla miglior Gevi della stagione.

Una cosa è certa in questa serie A, se non sei al completo paghi dazio ovunque (vedi anche Scafati senza Logan), se non giochi al massimo rischi di andare sotto come nel 3° quarto, ogni match è una battaglia durissima, il girone di ritorno sarà un’autentica tonnara e bisognerà riuscire a tirare fuori il massimo per lottare alla pari con le altre. Con un risultato negativo o positivo passi dal possibile 7° posto all’11° a due punti dal gruppo delle penultime, ogni scontro ormai è diretto, ogni jolly pescato con le grandi vale doppio.

Il Banco visto ieri non è stato quello delle ultime due partite vinte proprio contro le due grandi protagonisti di giornata ovvero Reggio Emilia e Brindisi, è stato normale, ha tirato con buone percentuali ma non è riuscita a fermare la grande energia e la voglia di vincere di Napoli, che l’ha giocata come una finale.

E non conta essere alla prima giornata di ritorno, se guardate la classifica, il campionato impone questo, il livello è molto alto, tutte le squadre hanno fatto ricorso al mercato, tutte si sono rinforzate e vogliono giocarsi le proprie chance. Non esiste una squadra debole, la giornata di ieri lo dimostra, la differenza la fanno i dettagli e lo spirito, ti manca il playmaker titolare, devi fare un partitone, una partita normale non basta, chiunque incontri gioca con il coltello tra i denti.

Non è una questione di singoli, di individualità o di chi gioca meglio o peggio, è una questione di squadra, la fame mostruosa di DeAngelo Harrison al rientro dopo 1 anno è il simbolo di quanto si debba mettere sul parquet per combattere.

Per la Dinamo è tutto da rifare, si riparte con un altro campionato, i giganti affronteranno Pesaro, quarta in classifica dopo il successo su Verona ed è già uno spartiacque importante, poi le trasferte di Trento e Brescia durissime contro due squadre di Eurocup. Questa è la Sassari di oggi, se gioca al massimo, al completo è molto competitiva, se gioca normalmente, per di più senza il proprio playmaker titolare, fa molta fatica. Se batti Reggio che poi ne vince due con Trento e Milano, se batti Brindisi che poi supera la Virtus in rimonta, allora significa che la Dinamo può essere in corsa, a patto di essere sempre al top delle proprie possibilità.