I giganti prima dei giganti
17/10/2022Parte ufficialmente da Salonicco la campagna di comunicazione annunciata a luglio dalla Fondazione Mont’e Prama e dalla Dinamo Banco di Sardegna Sassari.
Una liaison, quella tra i Giganti del Basket e le statue di Mont’e Prama, che prosegue nel tempo e che si rafforza grazie a un progetto che promuove i beni archeologici del Sinis sul mercato italiano e internazionale in occasione dei match disputati durante le trasferte dei biancoblù.
Oggi, lunedì 17 ottobre, insieme alla squadra che affronterà la gara 2 di Basketball Champions League, partirà per Salonicco anche una delegazione della Fondazione Mont’e Prama e martedì 18 alle ore 18.30 nell’Auditorium Manolis Andronikos si parlerà de “I Giganti prima dei Giganti”, con una conferenza tenuta dall’archeologo Giorgio Murru e le immagini di Nicola Castangia.
Il presidente della Fondazione Mont’e Prama Anthony Muroni e Marsilio Balzano, Chief Marketing Officer della Dinamo Banco di Sardegna, presenteranno la campagna di comunicazione, punto di contatto importante tra il mondo della cultura e quello dello sport, per una sempre maggiore diffusione della conoscenza della storia nuragica sarda e l’ampliamento dei numeri del turismo archeologico in Sardegna.
I Giganti di Mont’e Prama. Si tratta dell’unico caso di statuaria monumentale scolpita a tutto tondo tremila anni fa, ritrovata per caso da alcuni contadini nel 1974, nelle campagne di Cabras, paese che sorge nella costa occidentale della Sardegna. Le pietre giacevano inermi sotto la terra nella collina denominata Mont’e Prama – Monte della Palma – per via della vegetazione che allora vi cresceva rigogliosa.
Quei massi così grandi e definiti non lasciarono indifferenti i contadini che lavoravano i campi, tantomeno la Soprintendenza che, nel 1975, avviò in quei luoghi una prima campagna di scavo, facendo affiorare dalla terra più di cinquemila frammenti che riuniti tra loro diedero nuovamente vita a ventotto statue maschili, raffiguranti pugilatori, arcieri e guerrieri, oggi custoditi insieme agli ultimi ritrovamenti nel museo di Cabras e in parte al MAN di Cagliari.