E' diventata Fanta Dinamo

E' diventata Fanta Dinamo

Il basket è straordinario perché è un sottile filo psicologico, trovare la chimica di squadra è un mestiere difficilissimo, il campionato italiano è micidiale, ma se trovi la quadra e sei un gruppo vero allora puoi ribaltare tutto.

Scordatevi la Dinamo vista a Treviso o Trieste ad inizio stagione, quella impaurita con Milano o quella dell’ultimo quarto in casa con Brescia. Sassari oggi è uno spettacolo nel vero senso della parola. Attacco pazzesco, la palla gira come un flipper nonostante difese asfissianti e aggressive, tutti condividono la palla, cercano il tiro migliore, diventando a turno protagonisti. Non è un discorso di percentuali, sarebbe limitato, è un discorso di costruzione del gioco, di atteggiamento, di scelte, è ovvio che ora il Banco ha grandi certezze e una fiducia totale, ma tutto questo non è cascato dal cielo per caso. Ed è frutto della difesa, dell’aiutarsi, di giocatori chiave a livello di squadra e non di statistiche.

Il primo passo è stato netto, drastico, la separazione con Onuaku, che sicuramente potrà diventare un grande campione, non oggi, non a Sassari per come si erano messe le cose dal punto di vista della connessione con il gruppo. Il secondo è stato fatto passando attraverso il lavoro in palestra, la durezza mentale, la voglia di soffrire e combattere tutti insieme con dei ragazzi davvero umanamente eccezionali.

C’è un dato che non va nelle statistiche dove la Dinamo sta dominando, le palle vaganti, i rimbalzi offensivi, i possessi “sporchi”, il Banco li prende tutti, come se facesse quel centimetro in più rispetto agli altri, una stoppata, un contropiede, un recupero, un fallo subito, una palla spizzata, la squadra di Bucchi è diventata devastante in queste situazioni.

Troppo facile andare all’incasso di scelte che venivano considerate scellerate da Jones a Dowe a Stephens, che anche a Brescia ha dimostrato insieme a Diop di essere il lungo perfetto per questo tipo di squadra. Chris Dowe ha dovuto riiniziare la stagione 3 volte, trovandosi faccia a faccia con il giocatore che lo aveva sostituito per l’infortunio. Tanti dicevano che sarebbe rimasto Nikolic, tra l’altro professionista straordinario, alla fine però è esploso il talento dell’ex Bamberg e Prometey, capace di attaccare 1vs1, di creare gioco per se e per gli altri, quel famoso vantaggio che mette un playmaker in una condizione privilegiata nel basket moderno. Ecco che a turno si esaltano il miglior Kruslin della carriera, che sui due lati del campo è fondamentale e Bendzius, talento cristallino e killer dei momenti che contano. 1/6 da 3 punti, poi sul 70-71 la tripla spacca gambe, la più importante giocata del match al pari di quella a 57” dalla fine, che ha sancito il game, set and match. Così si esalta Massimo Chessa quando viene chiamato in causa, così si esalta Diop che nella lotta è un leone.

Troppo facile dire che la Dinamo non è mai stata al completo se pensate che nel girone di andata mancavano Treier, Dowe e in pratica anche Stefano Gentile con Jones e Robinson fuori nel precampionato. Insomma, a volte bisogna avere pazienza, o meglio capire i fatti, metterli sul tavolo e non guardare solo meramente il risultato.

C’è chi continua ad aggiungere giocatori, c’è chi li recupera, c’è chi deve fare di necessità virtù, c’è chi come la Dinamo ha messo in campo nelle ultime 10 partite uno spirito e un atteggiamento da grande squadra, a Tortona è iniziata una nuova vita, non si può vincerle tutte, ma Sassari ha superato ogni tipo di esame, contro le squadre più in forma, in casa ha dominato Napoli, Brindisi e Pesaro, fuori ha spento l’entusiasmo di Reggio Emilia e ha conquistato due successi pesantissimi in casa di squadre che fanno l’Eurocup come Trento e Brescia. C’è tanto di coach Bucchi in questo, nonostante le emergenze, nonostante le defezioni, lui non si è mai lamentato, ha tirato dritto, si è chiuso in palestra, oggi nessuno vorrebbe incontrare il Banco e tutti tirano un sospiro di sollievo nel non vederla a Torino, difficilmente come la storia insegna sarebbe stata di passaggio.

3 settimane di stop nel momento migliore, pazienza, sabato 4 marzo ci sarà un altro durissimo esame, la nuova Venezia di Spahjia, che ha un roster da Eurolega e che avrà la possibilità di prepararsi al meglio con il coach slavo. Il ritorno di Spissu, tante emozioni, per adesso godiamoci quelle dei Giganti, quinti in classifica, primi nel tiro da 3 punti e negli assist, sembra il festival della pallacanestro, prepariamoci ad 11 partite di fuoco, ma oggi possiamo dire di essere orgogliosi di questa squadra.