Casa Dinamo: una finestra sul mondo
26/05/2020In diretta su Dinamo TV il presidente Sardara, l’Assessore regionale Alessandra Zedda e il capitano Jack Devecchi hanno chiacchierato con i circoli sardi di Gran Bretagna, Giappone, Cina e Italia
Un viaggio intercontinentale virtuale grazie al coinvolgimento dei circoli sardi sparsi nel mondo. Dopo il grande successo della prima puntata, andata in onda in occasione di Sa Die de Sa Sardigna, Dinamo TV replica con l’appuntamento mensile dedicato ai sardi che vivono all’estero. Questo pomeriggio in diretta sul canale biancoblu il presidente Stefano Sardara, l’Assessore regionale Alessandra Zedda e il capitano Jack Devecchi hanno fatto gli onori di casa insieme a Paolo Citrini e Valentina Sanna.
Ospiti della trasmissione i rappresentanti di otto circoli sardi attivi da anni in diversi punti del mondo: si va dalle città italiane di Torino, Biella, Roma e Firenze ai circoli di Londra (Gran Bretagna) fino ad arrivare in Oriente con i rappresentanti delle sedi di Tokyo e Shanghai.
Il capitano Jack Devecchi apre le danze, lui ormai sardo d'adozione è un wanderlust e conosce bene il calore dei tifosi sardi in giro per l'Italia e l'Europa: “E’ un gran piacere giocare per la Dinamo, la spinta che riceviamo noi giocatori è sempre positiva, mai un peso o una pressione. In molte piazze di pallacanestro spesso i tifosi sono anche allenatori e questo non aiuta ad andare in campo spensierati, qui a Sassari più il momento è difficile più il pubblico ci incita. Questo attaccamento mi stupisce anno dopo anno, vittorie o sconfitte abbiamo un popolo che ci spinge e sostiene”.
Il numero uno biancoblu Stefano Sardara: “I primi collettori della Sardegna del mondo sono proprio queste persone che partono e fungono da ambasciatori dell’Isola. Hanno riscritto il concetto di immigrati, sono un punto di conoscenza e di ritrovo”.
L'assessore del lavoro e vicepresidente del consiglio regionale Alessandra Zedda: “Il progetto Casa Sardegna è nato per non dimenticare il legame con la nostra cultura da parte delle generazioni sarde nel mondo, serve a far conoscere e tramandare le tradizioni. Le comunità sarde cercano di coinvolgere sempre più persone, sardi che son partiti per terre lontane, con l’unico comune denominatore che è promuovere e far conoscere la Sardegna tramite la lingua e le tradizioni”.
Il viaggio di casa Dinamo parte dal Sol Levante con Giovanni Piliarvu, Circolo Isola Giappone in collegamento dal Seadas Cafè di Tokyo: “I proprietari del locale che ci ospita sono innamorati della Sardegna, una passione nata grazie alle seadas conosciute in un ristorante giapponese. Da lì son partiti per visitare l’Isola per studiare l’arte della preparazione della seadas e da anni tornano per scoprire le tradizioni sarde e hanno esportato il miele di Uta fino a qui”.
La parola passa a Daniela Pilia, Circolo Amistade di Shangai: “Qua è di nuovo tutto operativo dopo l’emergenza Covid-19, i sardi in Cina sono sparsi in varie città, ci ritroviamo in gruppi di 2-3 persone ma ogni giorno siamo in contatto con WeChat. Organizziamo 3/4 eventi l’anno come occasione per incontrarci. Io vivo in Cina da 20 anni, assisto le aziende italiane che operano qui nelle fasi di localizzazione della produzione e sviluppo del mercato”.
Spazio agli interventi dei numerosi circoli e associazioni culturali sparsi nello stivale. Una delle comunità più nutrite è quella piemontese, lo spiega Battista Saiu, Circolo Culturale Sardo a Biella Su Nuraghe: “Sono nato a Pozzomaggiore per poi trasferirmi a 10 anni a Biella, ho studiato in continente e insegnato per una vita nelle scuole. Amministro oltre 2000 famiglie del circolo Su nuraghe che ha superato i 40 anni di attività. Un circolo che organizza centinaia di manifestazioni, è un gioiello del territorio, una sede in centro città nella quale è presente una biblioteca che favorisse i cittadini piemontesi di origine sarda l’accesso ai libri. Abbiamo inoltre un ambulatorio, è un’offerta gratuita che il nostro circolo dà alla comunità”.
Si resta in Piemonte con Enzo Cugusi, Associazione dei sardi a Torino Antonio Gramsci: “Noi siamo fieri di appartenere alla Sardegna ma siamo altrettanto protagonisti nei luoghi di accoglienza, lavoriamo in positivo e propositivo, la Dinamo è per noi un momento di coesione”.
Spazio a Silvia Carta, Associazione Culturale sardi in Toscana: “Io sono di Samassi ma vivo a Firenze da otto anni, nella nostra associazione le attività dei soci sono molteplici. La cosa meno facile è far partecipare chi non è sardo perché c’è l’idea che sia una cosa che riguarda solo i sardi quando invece la nostra intenzione è di attirare proprio chi non conosce la nostra terra ma ha la curiosità di scoprire le nostre tradizioni”.
Il viaggio si sposta a Londra con Chiara Cadau, Sardinian Embassy of London, che rappresenta una nuova generazione di emigrati: “La nostra ambasciata è riconosciuta da due anni come ufficiale e conta circa 120 soci e l’età media è di 30 anni, giovani professionisti principalmente. Londra è un porto di mare, persone che vanno e vengono, siamo sempre in continua evoluzione, il nostro lavoro è provare ad aggregare più persone possibili ma purtroppo le distanze di Londra spesso non favoriscono questo genere di attività. Vorremmo aprirci verso i giovanissimi ventenni che vengono qui per trovare lavoro e hanno bisogno di supporto in una città tosta e complessa. Spesso organizziamo concerti, manifestazioni in occasione di Sa die de sa Sardigna, abbiamo tanti programmi per il futuro e speriamo di ricominciare presto a lavorare”.
In chiusura l'intervento di Maria Vittoria Migaleddu, Associazione Culturale Maria Lai di Roma: “Dopo 35 anni tra Roma e l’Egitto torno in Sardegna, sono presidente di un circolo nato a cavallo tra gli anni Sessanta e Settanta. Abbiamo instaurato solidi legami con le istituzioni culturali di Roma e organizzato mostre ed eventi in ricordo di Lilliu e Maria Lai. Nell’Isola riporto tante esperienze e ispirazioni, vorrei fare qualcosa in Sardegna e per la Sardegna”.
Tantissimi tifosi, appassionati e sardi nel mondo che hanno partecipato alla diretta attraverso i commenti con rappresentanti dei circoli di Dubai, Udine, Parma e tanti altri.
Sassari, 26 maggio 2020
Ufficio Comunicazione
Dinamo Banco di Sardegna